Chiesette

Santa Lucia nel capoluogo

Dall’archivio parrocchiale 1907

E’ di struttura bislunga. I muri ed il pavimento sono piuttosto sani. V’è qualche piccolo dipinto decente. Il tetto è a volta; il coperto di tegole. V’è una finestra ordinaria con due più piccole e basse, però sufficienti per ventilazione e luce. Non vi sono abusi, ne’ disordini. Vi è una piccola tribuna, dove prende posto qualche uomo. V’è un piccolo campanile fatto costruire nel 1838; sul medesimo vi è una campana benedetta il 3 agosto 1838 dall’Arciprete Langeri delegato dal Vicario Forzano in assenza di Mons. Vescovo. V’è una piccola statua rappresentante S. Lucia, decente. V’è altra piccola statua rappresentante Masia SS, bellina, comprata nel maggio 1885. V’è una sola porta munita di serratura e di chiave che è custodita dal rettore perpetuo Calleri Domenico che è coerente alla chiesa; ne ha tutta la cura. Dalla parte di dietro della chiesa v’è una casa attigua di proprietà una volta di Marenco Tommaso ed ora di Marenco Gio. Battista. E’ provvista a sufficienza dell’occorrente per la celebrazione della S. Messa, e di un po’ di apparato, con giardinetto e tabernacolo, poiché nel giorno della festa (13 novembre, se però cade in domenica, si fa il 14) oltre a una Messa cantata circa le 8:30, verso sera vi si canta anche il Vespro e si va alla benedizione del SS. Sacramento. E’ provvista di una reliquia d’una reliquia di S. Lucia, munita di autentica.
Oltre alle funzioni che ho detto nel giorno di s. Lucia si celebra qualche volta la Messa a richiesta di persone devote. Una volta vi si recitava il rosario nel mese di Maggio, dopo la funzione della parrocchia, ma ora da otto anni, sui primordi della mia Arcipretura vi si rinunciò ed è tanto meglio, perché era anche troppo tardi e troppo oscuro.

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